Maggiorelli·S • Attacco all’arte (sommario)

Attacco all’arte 
La bellezza negata 


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-› Prefazione (di Tomaso Montanari) [IX-X]
-› Introduzione [XI-X]
-› 1. La bellezza negata dell’arte paleolitica [3-22]
-› 2. L’iconoclastia dei fondamentalisti con l’iPhone [23-49]
-› 3. Il saccheggio del patrimonio artistico in Italia [51-102]
-› 4. L’iconoclastia dell’arte contemporanea [103-136]
-› 5. Intervista allo psichiatra Massimo Fagioli [137-147]
-› Bibliografia [149-159]
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di Simona Maggiorelli


La bellezza e la ricchezza espressiva dell’arte rupestre del Paleolitico è stata a lungo negata, tanto che lo scopritore di Altamira fu accusato di truffa. «La creatività è di dio», dicevano i religiosi. «I nostri avi non potevano avere un’arte così raffinata», sostenevano i positivisti annullando la fantasia delle prime artiste. Con autorevoli studiosi, da Clottes a Tattersall, e con il fondamentale contributo di Fagioli, ‹Attacco all’arte› è un viaggio attraverso epoche fra loro lontane in difesa del linguaggio silenzioso e universale delle immagini. Con l’antichista Ronchey, lo scopritore di Ebla Matthiae e il poeta siriano Adonis, l’autrice indaga l’iconoclastia cristiana e le devastazioni dell’Isis, individuando nella ‘diffidenza’ verso le immagini un tratto comune ai tre monoteismi. Non usano picconi come i wahhabiti, ma svendono il patrimonio storico-artistico e lo lasciano andare in malora: accade in Italia, dove il sistema di tutela negli ultimi quarant’anni è stato attaccato da politiche iperliberiste. A denunciare il tradimento dell’articolo 9 della Carta sono storici dell’arte, archeologi, urbanisti, da Settis e Montanari a De Lucia. Allargando lo sguardo al sistema internazionale del contemporaneo, infine, si prende in esame la ‘finanziarizzazione’ dell’arte che sembra aver prodotto una nuova forma di iconoclastia. Nella cosiddetta ‘società delle immagini’, in un mainstream che ancora risente del Postmoderno, non c’è spazio per la ricerca sulle immagini con un contenuto.


L’autrice 


Simona Maggiorelli è una giornalista professionista. Ha lavorato nei quotidiani “Liberazione”, “Il Giornale”, “La Nazione” ed “Europa”, come critico d’arte e cronista culturale. Dal 2002 nella redazione di “Avvenimenti” e dal 2006 a “Left”, occupandosi di cultura e scienza. Ha diretto la rivista “Teatro da Quattro Soldi” e ha collaborato con “La Rinascita della sinistra”, “Hystrio”, “East”, “Babylon Post” e altre testate. Tra i suoi libri: ‹Tragicamente›, sul teatro di Alfonso Santagata (2002) e con N. Garrone, F. Tei e altri, ‹Il teatro comico toscano› (2001). Ha collaborato a ‹La danza del drago giallo› (2003) e ad ‹Arte senza memoria› (2007) di D. Fargnoli. Ha firmato l’introduzione di ‹Party, a song for Leo› (2003) di A. Raveggi e per L’Asino d’oro la postfazione di ‹Figli rubati› (2015) di F. Tulli. 


La 4ª di copertina 


La parola ‘diverso’ mi parlò del primo anno di vita senza parola e del pensiero fatto d’immagine. Ed io pensai alla parola: donna. 
(Massimo Fagioli) 


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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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Inseriamo nella nostra raccolta di consigli di lettura la scheda di questo saggio di Simona Maggiorelli perché, a nostro avviso, costituisce uno stimolante tentativo di costruire una storia dell’arte da un punto di vista del tutto inusuale. In effetti, più che una storia dell’arte, si potrebbe anche definire una storia dei nemici dell’arte. O una storia di chi ha tentato e tenta tutt’ora di eliminare l’arte dalla Storia.

La presentazione del volume, insieme a una nutrita rassegna stampa, è disponibile nel sito dell’editore L’Asino d’oro (http://www.lasinodoroedizioni.it/libri/199/attacco-all-arte).
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Simona Maggiorelli, ‹Attacco all’arte. La bellezza negata›, L’Asino d’oro 2017.
- Prefazione di Tomaso Montanari
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